Here’s the first review – in Italian – of “When Only Shades Remain” that was posted a few days ago on the Music Won’t Save You webzine:
Nella costellazione di collaborazioni condotte da Giuseppe Verticchio (Nimh), torna a manifestarsi dopo ben sei anni quella ultradecennale con Andrea Marutti (Amon, Never Known), identificata dalla sigla Hall Of Mirrors. Lo fa sotto forma di quattro ponderose tracce strumentali, nelle quali le polimorfe sperimentazioni chitarristiche e droniche di Verticchio e la congerie di effetti e synth di Marutti si incontrano su un concreto substrato di field recordings, ricombinandovisi senza soluzione di continuità. Ne risulta una materia sonora estremamente densa e versatile che, senza intraprendere tortuosi itinerari concettuali, rispecchia il fosco immaginario suggerito dal titolo del lavoro in maniera del tutto spontanea. È, piuttosto, la naturale antinomia tra luce e tenebre a materializzarsi nelle imponenti strutture sonore create dal duo, che spaziano tra rumore e atmosfera, muovendo da quest’ultima per intraprendere un percorso attraverso progressivi stadi di solida evanescenza, le cui stesse torsioni costituiscono non il punto d’arrivo bensì una delle tante stratificazioni intermedie di un’incessante trasformazione elementare.