Another review – once again, in Italian only – of “When Only Shades Remain” was recently written by Michele Viali for Darkroom Magazine:
Il ritorno di Hall of Mirrors, progetto tutto italiano firmato da Andrea Marutti (Amon) e Giuseppe Verticchio (Nimh), è all’insegna di suoni più tenui rispetto al precedente ‘Altered Nights’ del 2012. I nostri infatti, attraverso quattro lunghe tracce, mescolano i sentori dark-ambientali di un tempo ai già noti spunti rumoristici attivi sullo sfondo, inserendo un pizzico di melodie di stampo post-rock grazie all’uso di chitarre e di synth. Ne esce un lavoro che incrocia la classicità post-industriale ad atmosfere laconiche, tese verso un passato sfocato o verso panorami che si stendono a vista d’occhio in un orizzonte sterminato. Le basi abrasive a bassa intensità si alternano a brezze tonali lievi (Flustered Among the Approaching Menaces) attraverso strutture che sfruttano andamenti ondulatori pregni di momenti intensi ed evocativi, forse meno complessi rispetto a quanto creato in precedenza ma di grande effetto emozionale. Le chitarre sottili e accennate danno un tocco di modernità rock (Across Forests of Fire) in cui poter mescolare calma e oscurità, spazi eterei e sognanti, quadri uggiosi dove si intravede un filo di luce (Where The Soil Gathers Disquieted Souls). Nel complesso emerge la grande forza evocativa già messa in mostra in altri lavori del progetto, ricca di ricordi che tendono verso sprazzi di vita perduta ed echi di memorie indefinite. La classe compositiva di Andrea e Giuseppe fa come al solito la differenza, e pur cambiando alcune coordinate, si arriva ad un risultato di grande raffinatezza sonora ed evocativa. Ancora una volta un’uscita superiore alla media del settore, per due autori ad oggi ancora troppo poco considerati. Confezione in essenziale digisleeve apribile quadrato con cover interna ed informazioni di rito.